Scala delle difficoltà

Riuscire a rendere bene l’idea del livello di difficoltà di una proposta non è facile. Ognuno ascolta con le proprie orecchie, vede con i propri occhi e poi vive col proprio cuore e le proprie gambe.

Alcuni punti di riferimento fissi possono però aiutare. In generale è bene considerare soprattutto il dislivello e la sua distribuzione.

La lunghezza è un parametro di difficoltà tanto secondario in un approccio professionale quanto esclusivo nell’immaginario dell’escursionista della domenica.

Il chilometraggio infatti contribuisce solo in subordine nel dare il grado ad una escursione.

Come caso limite per relativizzare la scala che segue, basti immaginare un itinerario che affronta in meno di 2 km un dislivello di 500m su pietraia. Per chi non è anche mentalmente abituato a questo genere di terreno e a queste pendenze, quella distanza che in pianura si percorre in 20 minuti sembrerà interminabile e ci vorranno almeno un paio d’ore per averne ragione, lo stesso tempo necessario per coprire almeno 10 km su buoni sentieri pianeggianti.

Dunque tenere soprattutto l’attenzione sul dislivello, la sua distribuzione e il tipo di terreno.

avventura
dislivello, condizioni meteo sfavorevoli, esposizione, terreno instabile e percorso fuori sentiero innalzano le difficoltà anche in distanza contenuta

Condizioni climatiche e ambientali non ottimali, quali vento, pioggia, nebbia, forte irraggiamento solare e sopraggiungere del buio, si possono sommare a tutte le altre variabili, modificando drasticamente la percezione di difficoltà e fatica. Tali eventualità si possono verificare talvolta in maniera improvvisa o inattesa. Tra le più prevedibili il caldo e l’umidità sono un fattore di difficoltà che può innalzare la percezione della fatica fino a 2 o 3 volte, oltre a costringere all’aumento del peso dello zaino per portarsi una quantità adeguata d’acqua.

FACILE– dislivello inferiore ai 200m ben distribuiti, su buoni sentieri e strade. Lunghezza inferiore ai 12 km. Affrontabile da chiunque non abbia gravi problemi di sovrappeso, anche senza attrezzatura specifica

MEDIO-FACILE – dislivello fino ai 400m ben distribuiti, gli eventuali tratti fuori sentiero saranno brevi e senza difficoltà. Lunghezza che può eccedere i 12 km. Affrontabile da chiunque non abbia gravi problemi di sovrappeso, anche senza attrezzatura specifica e con un minimo di buona volontà. Consigliate scarpe da trekking

MEDIO– dislivello fino ai 600m con possibilità di tratti ripidi. Può presentare parti fuori sentiero e una lunghezza che può arrivare ai 15 km. Affrontabile con un minimo di forma fisica e/o con un minimo di esperienza. Necessarie scarpe da trekking e consigliato anche abbigliamento e zaino adeguati

MEDIO-DIFFICILE– dislivello fino a 700m con presenza tratti ripidi. Può presentare tratti fuori sentiero e esposti anche su terreno malfermo. Lunghezza spesso intorno ai 15 km. Affrontabile solo con una discreta forma fisica e/o con esperienza . Necessarie scarpe da trekking e consigliato anche abbigliamento e zaino adeguati

DIFFICILE– dislivello fino a 1000m con tratti ripidi. Può presentare tratti fuori sentiero ed esposti anche su terreno malfermo. La lunghezza può eccedere i 15 km, specie se le voci precedenti sono attenuate. Affrontabile con una ottima forma fisica e/o con esperienza . Necessarie scarpe da trekking e indispensabili abbigliamento e attrezzatura adeguati

MOLTO DIFFICILE– dislivello oltre i 1000m. Con tratti ripidi, fuori sentiero e esposti su terreno malfermo. Nel caso in cui alcune delle voci precedenti siano attenuate, la lunghezza può eccedere i 20 km. Affrontabile con una ottima forma fisica e con esperienza. Necessarie scarpe da trekking e indispensabili abbigliamento e attrezzatura adeguati

avventura
l’importanza dell’attrezzatura e la sua qualità aumentano all’aumentare delle difficoltà

AVVENTURA– voce che si somma ai livelli di difficoltà esposti. Può comprendere tratti completamente fuori sentiero in condizioni inusuali: su terreno innevato; su roccia dove per la progressione è richiesto anche l’uso delle mani; oppure guadi o progressioni in acqua, in canyon, in grotta o su crinali e cenge esposte; o ancora in bosco, macchia, foresta con necessità di gestire vegetazione fitta.

Le eventualità citate sono inserite nelle proposte come valore aggiunto e elemento di piacere: una componente adrenalinica che per gli appassionati del genere è di grande soddisfazione ma che per il neofita o per chi non è mentalmente preparato può rivelarsi fonte di stress fisico e/o emotivo