CIASPOLATE: abbigliamento e attrezzatura

Una delle forme del trekking invernale, quella che più di ogni altra ci può mettere a contatto con la neve e con la vera natura silenziosa ed isolata della montagna è senz’altro una escursione con le ciaspole.  L’uso di questi semplici attrezzi risale alla notte dei tempi e la loro origine certa non è nota. Sappiamo però che nel passato anche remoto, tutti i popoli che hanno dovuto confrontarsi con la neve hanno usato degli attrezzi antenati di quelli oggi a nostra disposizione. La loro leggerezza e facilità di utilizzo, grazie a nuovi materiali e tecnologia, le ha rese negli ultimi anni un attrezzo immancabile nella dotazione di ogni appassionato escursionista. La ciaspola serve a non affondare troppo nella neve e dona la massima soddisfazione in caso di nevicate recenti  e abbondanti. In questi casi è possibile godere appieno dell’effetto “ovatta”,  di un fluttuare morbido e silenzioso, accentuato dagli scenari spesso superbi in cui è possibile svolgere questa attività. Il mezzo che abbiamo ai piedi ci permette infatti di andare a scoprire angoli della montagna lontani dagli affollamenti delle piste da sci, in contesti ambientali di grande pregio e suggestione. Nelle montagne dell’Appennino centrale, una volta fuori dalla linea dei faggi, si godono panorami inaspettati, che non hanno nulla da invidiare a quelli alpini e che ci rivelano quanto selvagge ed incontaminate possano essere le montagne di casa nostra.
Proprio perché siamo in montagna non bisogna dimenticare che questo è un ambiente in cui tutto può cambiare molto velocemente e molto violentemente.  Diverse condizioni di vento o neve, nebbia, cambiamenti del terreno a causa di frane possono rivelare facce diametralmente opposte di uno stesso luogo. Specie nei percorsi di cresta si sconsiglia dunque di avventurarsi a meno che non si sia dei veri conoscitori della montagna o non si sia accompagnati da qualcuno che lo è. 
Dunque per godersi una giornata di divertimento, senza intoppi e senza problemi, bisogna avere innanzitutto un’attrezzatura adeguata. Questo vuol dire che al di là delle previsioni meteo – sempre molto aleatorie in ambiente montano – noi dobbiamo essere preparati anche a ciò che il principiante chiama “imprevisto”.
L’abbigliamento NON deve essere quello da sci: a sciare stiamo seduti in seggiovia e prendiamo vento quando scendiamo; a ciaspolare si fa fatica, molto più che a camminare e di conseguenza si suda, anche se siamo diversi gradi sotto zero. Dunque vale più che mai la regola di vestirsi a strati. Questo sia per il cambio della temperatura corporea che tenderà a salire con l’aumentare della fatica, sia per i cambiamenti ambientali: alle 8 di mattina in fondo ad una valle in ombra fa ovviamente molto più freddo che alle 13 su un versante al sole. Ma vestirsi a strati non basta: bisogna poi ascoltarsi e non essere pigri a spogliarsi e rivestirsi ogni volta che sentiamo il nostro corpo chiedercelo. Principalmente bisognerebbe cercare di non sudare, alleggerendosi fino al limite di ciò che può sembrare paradossale: in una bella giornata invernale con qualche grado sotto zero senza vento non deve essere vista come cosa da eccentrici mettersi in maniche corte.  

Alla luce di quanto detto vanno bene tutti quei capi di vestiario che offrono buona idrorepellenza abbinata a traspirabilità, evitando capi in nylon di bassa qualità. Succede infatti che per ripararsi da qualche fiocco di neve – che ricordiamo bagna meno della pioggia – finiamo per ritrovarci inzuppati della nostra stessa evaporazione dentro giacche, giubbotti, k-way non traspiranti. Questo vale soprattutto per le gambe che sono il nostro motore: sono piene di muscoli che lavorano e creano un sacco di calore. Se avete dei buoni pantaloni evitate, almeno fino a -10, calzamaglie o simili. Un paio di ghette saranno sufficienti in caso di neve alta per mantenere asciutta la parte bassa dei pantaloni ed i piedi.
Per questi usare un buon paio di scarponi alti con membrana in gore-tex o simile, anche in questo caso per garantire impermeabilità senza rinunciare alla traspirazione. Se siete escursionisti abbastanza assidui, sarebbe consigliabile avere un paio di scarponi dedicati all’ambiente innevato, con suola abbastanza rigida: un modello semiramponabile sarà perfetto e vi consentirà una buona progressione anche negli eventuali tratti senza ciaspole.
Quanto fin qui detto implica avere con noi un buon zaino da montagna della capienza di almeno 25 litri. Questo perché dovrà essere in grado di contenere tutti i capi di vestiario che via via ci dovessimo togliere. Nel momento di massima copertura indosseremo infatti:

maglietta termica a maniche corte
maglia termica a maniche lunghe o maglioncino lana o micropile o softshell
piumino e in caso questo non sia impermeabile anche un guscio che lo sia
guanti
cappello
pantaloni  tecnici in tessuto idrorepellente
calzettoni termici
scarponi
ghette
occhiali da sole

Inoltre sarebbe bene avere con noi:
-un paio di guanti di riserva poiché al contrario di quanto detto per il corpo, anche in una giornata serena di pochi gradi al di sopra dello zero ma con un po’ di vento rimanere senza guanti ci potrebbe portare con una certa facilità al congelamento delle dita e l’evenienza di perdere o veder volar via uno dei nostri guanti non è così remota
-una coppia di scaldamani/piedi chimici
-un thermos con bevanda calda
IMPORTANTE!!! cioccolata di ottima qualità preferibilmente al latte per la vostra guida ambientale
Il vostro zaino dovrà essere dotato di lacci e agganci esterni per poter legare le ciaspole ed i bastoncini in caso di tratti di progressione dove questi risultino inutili o di impaccio.
Avrete poi nel vostro bagaglio anche tutto quanto descritto nei precedenti post di questa rubrica che si invita a leggere
http://43parallelosiena.com/it/blog/cosa-mettere-nello-zaino-parte1-150616171132/
http://43parallelosiena.com/it/blog/-150629160604/
http://43parallelosiena.com/it/blog/cosa-mettere-nello-zaino-parte-4-pronto-soccorso-and-co-150728092143/

Per concludere sarà buona norma lasciare all’auto un cambio completo di abiti e calzature asciutte.